BRICIOLE DI PANE
Il buon pane toscano
Dall’antipasto al dolce, l’arte di cucinarlo e riciclarlo
“Ho sempre amato il pane; in esso vi è amore e dedizione, una magica alchimia dove niente è per caso, un insieme di gesti sapienti e antica saggezza.
Ricordo mamma che apriva la madia e con gesti esperti tirava fuori la madre dall’angolo da dove era riposta, sotto una coltre di farina, la immergeva in acqua tiepida, la accarezzava e con delicatezza scioglieva le croste più dure. In quei gesti pieni di amore e rispetto c’era un riconoscersi fra madri, fonti di nutrimento entrambi.
Al mattino il profumo di pane appena sfornato invadeva tutta la casa ed io schizzavo fuori dal letto per fare colazione con il pane ancora caldo inzuppato nel latte… Buonissimo! Croccante e tostato fuori morbido e fragrante dentro!
Cosi buono che mamma non ne buttava via nemmeno una briciola e i giorni seguenti con l’aggiunta di pochi semplici ingredienti trasformava il pane avanzato e raffermo in deliziosi piatti per me e i miei fratelli, dandogli una seconda vita... una vera e propria magia.
Per tutta la vita ho inseguito quei sapori quella magia. Ancora una volta sono stata molto fortunata, con mio marito Maurizio e mia figlia Elisa gestisco il ristorante di famiglia e ciò mi dà la possibilità ogni giorno di fare il pane per la mia famiglia e per i nostri amati clienti, è una cosa che amo, ma soprattutto amo donargli cosi come faceva mamma, una seconda vita esplorando fra antichi ricordi e moderne intuizioni i mille modi di riutilizzarlo… sino all’ultima briciola…
Ho sempre ritenuto la non sapidità del pane toscano un valore aggiunto. Il suo essere privo di sale gli permette di accostarsi a qualsiasi tipo di ingrediente sia dolce che salato diventando parte integrante di esso. Spero quindi che le mie ricette siano per voi non un punto di arrivo, ma la base per nuove ricette inventate da voi.
